La chiesa di San Giovanni di Malta, nota anche come San Giovanni al Tempio, è un edificio religioso situato nel sestiere Castello, a poca distanza da Piazza San Marco e da Riva degli Schiavoni.
La storia dell’edificio è affascinante, e ha visto la presenza di diversi ordini cavallereschi che si sono alternati. La chiesa, edificata nell’undicesimo secolo, divenne proprietà dei Templari; questi ultimi, si insediarono Venezia nel XII secolo, come testimonia un atto di donazione del 9 novembre 1187 da parte dell’Arcivescovo di Ravenna Gerardo. La donazione era funzionale all’edificazione di un ospedale e di una chiesa.
Dopo la soppressione dell’ordine, l’edificio passò sotto il controllo dei Cavalieri di Malta, un ordine cavalleresco ancora oggi attivo, che si occupa a livello internazionale della tutela di civili colpiti da conflitti bellici e da catastrofi ambientali. La sede principale dell’ordine è a Roma, e gode di extraterritorialità.
Il passaggio di proprietà avvenne nel 1313, quando il Cavaliere Fra’ Nicola da Parma, priore di Venezia per l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, chiese formalmente al doge Soranzo che le proprietà appartenute ai Templari gli fossero consegnate.
La richiesta fu accolta e i Cavalieri di Malta acquisirono il controllo dei conventi e delle chiese di San Giovanni del Tempio e di Santa Maria in Broglio.
L’ultima ristrutturazione della Chiesa di San Giovanni di Malta risale al 1565. Durante l’età napoleonica, la struttura venne chiusa, per riaprire nel 1839; durante il periodo di chiusura, la chiesa fu adibita a stamperia e a luogo per spettacoli.
La pianta dell’edificio ospita una sola navata, con un presbiterio dove sono conservati gli stemmi dei cavalieri e l’elenco dei priori in carica.
Un’opera importante è il Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini; il dipinto a tempera su tavola misura 2 metri per 2 metri e 17 centimetri, è stata commissionata nel 1504 da parte del priore Sebastiano Michiel.
Le peripezie del quadro cominciarono nel 1806, quando esso venne sequestrato dai francesi per essere posto dentro la cappella della cattedrale di Bordeaux; successivamente, nel 1815, fu trafugato dagli austriaci, che lo portarono ai Musei imperiali di Vienna. Alla fine del primo conflitto mondiale, il quadro venne ceduto al Regno d’Italia come opera compresa nei risarcimenti di guerra. Fu in seguito conservato nelle Scuderie del Quirinale.
Grazie all’impegno del Gran Maestro Fra’ Ludovico Chigi Albani, il capolavoro venne restituito alla sede originaria; il quadro venne restaurato nel 2014 ed è attualmente oggetto di ammirazione da parte di turisti e appassionati che si recano al complesso dell’antico Gran Priorato.
L’ordine dei Cavalieri di Malta ha assunto un fascino potente e misterioso. Il motto latino che sintetizza l’operato di questo ordine cavalleresco è:
“Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”.
Questo motto indica la missione di alimentare, difendere e testimoniare la Fede (una delle tre virtù teologali, affiancata dalla Speranza e dalla Carità) in favore dei poveri e degli ammalati; per tale ragione alla dicitura Cavalieri di Malta si aggiunge anche il termine “Ospitalieri”.
La chiesa di San Giovanni al Tempio può essere visitata su prenotazione e può ospitare anche convegni, ricevimenti ed eventi culturali. I lavori di restauro sono stati ultimati nel 2014, e il 24 maggio dello stesso anno si è tenuta l’inaugurazione della chiesa e del chiostro.