INTRODUZIONE
San Polo è il sestiere più piccolo di Venezia. Il suo nome deriva dalla Chiesa di San Paolo Apostolo, chiamata San Polo dai veneziani. La chiesa è circondata da Campo San Polo, il secondo per ampiezza in tutta Venezia dopo Piazza San Marco. Campo San Polo assunse le dimensioni odierne nel 1750 ed è circondato dai prospetti dei palazzi dagli stili architettonici eleganti e raffinati. In questo luogo venivano organizzate le corse, la caccia al toro e le feste mascherate nei periodi di Carnevale.
A San Polo vi è un’alta concentrazione di botteghe artigiane e locali tipici, chiamati bacari: questi ultimi sono delle osterie che offrono agli avventori un’ampia scelta di vini in calice (onbre o biancheti) e spuntini (cichéti). I piatti tipici della cucina veneziana sono presentati in una veste popolare, anche se non mancano i locali che offrono ricette più elaborate.
Se guardiamo alla mappa del centro storico, San Polo è collocato esattamente al centro; confina a nord-ovest con il sestiere di Santa Croce e a sud con Dorsoduro, mentre la restante parte è circondata dal Canal Grande. San Polo condivide con il sestiere di San Marco il nucleo antico di Rialto, nonché il celebre Ponte di Rialto.
In antichità, la zona coperta da San Polo e Santa Croce formava un’unica area denominata Luprio, che ospitava le saline.
COSA VEDERE
L’elenco degli edifici storici più importanti presenti a San Polo comprende:
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- la già citata Chiesa di San Polo, che custodisce dipinti di Tintoretto, Palma il giovane e Tiepolo;
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- la Basilica dei Frari, costruita dai francescani nel XIV secolo; conserva le memorie storiche della Serenissima, come i dipinti di Tiziano e Bellini; lo stile architettonico è gotico e il campanile è uno dei più alti a Venezia, e risale al 1361;
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- la Scuola Grande di San Rocco, aperta ufficialmente nel 1478 con scopi legati al mutuo soccorso benefico: l’edificio che la ospita venne completato nel XVI secolo e conserva dipinti di Tintoretto; accanto alla scuola, si trova una chiesa, risalente al XVI secolo, dedicata anch’essa a San Rocco;
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- la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista: eretta nel 1481, divenne la sede della confraternita nata nel 1307; sul piano architettonico e stilistico, viene messo in risalto il portale in stile rinascimentale, edificato dalla bottega dei Lombardi nel 1481; un’altra particolarità è data dalla voluminosa scalinata interna, restaurata nel 1512 da Marco Codussi;
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- il Palazzo dei Camerlenghi, nel quale operavano i magistrati incaricati alla raccolta dei fondi per finanziare le spese della Repubblica; nel piano terra furono predisposte delle celle per incarcerare gli evasori fiscali;
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- la Chiesa di San Giacometto, probabilmente la chiesa più antica di Venezia, formata da una pianta a croce greca; di fronte all’edificio si trova il Gobbo di Rialto, da dove venivano letti i decreti della Repubblica; in questo spazio, inoltre, erano soliti radunarsi i mercanti veneziani per siglare i loro contratti; era presente anche il Banco Giro, una banca che consentiva la circolazione dei crediti, attiva già dal Trecento;
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- le Fabbriche Nuove, edificate sul progetto di Sansovino nel 1555; al loro interno operavano le magistrature che controllavano il commercio;
- la Casa Goldoni, edificio che si narra diede i natali al famoso commediografo del Settecento Carlo Goldoni; oggi al suo interno è attivo il Museo del Teatro e delle memorie goldoniane.