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IL PONTE DI RIALTO

Tra i monumenti storici e architettonici che caratterizzano la città dei dogi, non possono mancare i ponti: simboli di fascino ed eleganza e di apertura a ciò che è altro da noi, ma in fondo non così diverso.

Tra i ponti più famosi è utile citare i quattro ponti che attraversano il Canal Grande: il Ponte dell’Accademia, il Ponte della Costituzione, il Ponte degli Scalzi e il Ponte di Rialto. Quest’ultimo, senza nulla togliere agli altri, è quello che gode di maggiore fama.

Il primo ponte sul Canal Grande fu progettato da Nicolò Barattiero nel 1181 e poggiava su dei pali di legno.

Esso assunse il nome di ponte della Moneta, grazie al fatto che sulla sponda orientale dell’opera sorgeva l’antica zecca; un secondo nome utilizzato per rappresentarlo fu Quartarolo, in virtù della moneta di piccolo conio che si spendeva per attraversarlo.

Le spese di manutenzione del ponte furono sostenute anche dai commercianti che gestivano le loro attività ai lati del ponte: essi infatti pagavano un affitto che veniva riscosso dalla Tesoreria di Stato.

Durante il corso del XIII secolo, il mercato di Rialto (denominato dai veneziani Rivoalto), posizionato sulla sponda orientale del Canal Grande, aumentò la sua attrattiva, causando un traffico via via crescente di persone e merci sul ponte. Per questa ragione, nel 1250 si optò per sostituire i vecchi materiali del ponte col legno strutturale.

La struttura del ponte venne progettata in modo ingegnoso per l’epoca: due rampe inclinate si univano in corrispondenza di una sezione centrale mobile, che poteva essere sollevata in vista del passaggio delle navi di stazza più grande.

Il binomio tra il ponte e il mercato di Rialto divenne così stretto, da dare origine al nuovo nome di Ponte di Rialto.

Nei secoli successivi, il ponte mostrò più volte i suoi limiti, venendo danneggiato a seguito di raduni di folla eccezionali: due episodi peculiari riguardarono la ritirata dei rivoltosi guidati da Bajamonte Tiepolo nel 1310 e l’assembramento della folla radunatasi per assistere al corteo della sposa del marchese di Ferrara nel 1444.

Fu necessario attendere fino al 1503 per i primi progetti di rifacimento del ponte in pietra. Nel corso del XVI secolo architetti illustri come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e Giacomo Barozzi da Vignola si avvicendarono nel proporre nuovi progetti di rifacimento; questi ultimi, tuttavia, vennero scartati in virtù di un approccio eccessivamente classico, che prevedeva molti archi.

Finalmente, dopo un concorso indetto nel 1587, venne premiato il progetto di Antonio Da Ponte, che prevedeva un’unica arcata di sostegno per agevolare il transito delle imbarcazioni sul Canal Grande. Il nuovo ponte fu ultimato nel 1592, con il contributo degli architetti Antonio e Tommaso Contin.

Il progetto tardo-cinquecentesco del ponte è giunto fino ai giorni nostri e lo ha reso un simbolo della città di Venezia nel mondo. Il Ponte di Rialto ha un’arcata che misura 28 metri luce di ampiezza e 22 metri di lunghezza; la lunghezza complessiva del ponte è di 48 metri, per 7 metri e mezzo di altezza luce.

Le arcate centrali del ponte, affacciate sul Canal Grande, ospitano da un lato due sculture di Agostino Rubini che rappresentano l’Annunciazione, dall’altro i due santi più rappresentativi di Venezia, San Marco e San Teodoro.

i costi sostenuti per la realizzazione finale dell’opera ammontarono a 250.000 ducati, che a spanne corrisponderebbero a 25 milioni di euro attuali.

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