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CA’ VENDRAMIN-CALERGI

Licenza CC-BY-SA 4.0 international; fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Ca%27_Vendramin_Calergi.jpg

Il Palazzo Loredan Vendramin Calergi, più noto come Ca’ Vendramin-Calergi, è un edificio storico veneziano che ospita la sede del Casinò di Venezia.

Il palazzo si trova nel sestiere di Cannaregio e sia affaccia sul Canal Grande. La struttura venne edificata tra i 1481 e il 1509 in base al volere della famiglia Loredan, appartenente al patriziato veneziano. L’importanza dei committenti si può intuire dal fatto che Giorgione venne scelto per decorare alcune pareti interne, anche se in seguito queste decorazioni sono andate perdute.

Nei secoli successivi all’edificazione del palazzo, sono avvenuti diversi passaggi di proprietà, che hanno interessato esponenti di famiglie molto in vista come il duca di Mantova Guglielmo Gonzaga e il nobile Vettor Calergi.

Calergi, che acquistò il palazzo nel 1589 in vista delle nozze con Isabetta Gritti, diede inconsapevolmente inizio ad una serie di vicende oscure e tormentate: i tre figli maschi di Marina, figlia di Vettor e Isabetta, in una notte del 1658 congiurarono per assassinare un loro rivale, Francesco Querini Stampalia; il delitto maturò tra le mura del palazzo e circolarono voci secondo le quali l’uccisione sarebbe avvenuta ad opera di una tigre. In seguito all’assassinio, i tre fratelli furono scoperti e l’ala del palazzo in cui avvenne il delitto fu fatta demolire e al suo posto venne eretta una colonna d’infamia. Quest’ultima tuttavia fu rimossa dopo che i tre fratelli riuscirono a tornare a Venezia nel 1660, donando alla Serenissima 7350 ducati per sostenere la guerra contro i Turchi: come sostenevano gli antichi romani, “pecunia non olet“.

Niccolò Vendramin, pronipote di Marina, ereditò il palazzo nel 1739, che assunse da quell’anno la denominazione di Palazzo Vendramin-Calergi.

La dimora venne acquistata nel 1844 dalla nobildonna Carolina di Borbone, per poi passare ai Duchi di Grazia. Tra il 1882 e il 1883 il compositore tedesco Richard Wagner trascorse nel palazzo gli ultimi due anni della sua vita: ancora oggi sul muro posteriore della struttura è presente una lapide commemorativa in suo onore; inoltre, a questo compositore è stato intitolato anche il rinomato Ristorante interno.

Il finanziere veneziano Giuseppe Volpi acquistò Ca’ Vendraimin-Calergi nel 1937 e organizzò lavori di ristrutturazione. Nel 1946 il Comune di Venezia acquistò la struttura e decise di adibirla a sede invernale del Casinò di Venezia, per poi cederla nei primi anni Duemila alla società partecipata Casinò di Venezia Spa.

Dal punto di vista architettonico, la facciata esterna è un esempio tipico del Rinascimento veneziano, con un gioco di luci e ombre; i marcapiani dividono la facciata in tre livelli, e sono sorretti al loro volta da semicolonne di ordine dorico, ionico e corinzio.

Il prospetto di ogni piano è adornato da cinque bifore molto ampie, risultanti dalla fusione di due monofore a tutto sesto.

Per quanto riguarda gli spazi interni, la struttura ospita al pian terreno un corridoio detto portego, che conduce allo scalone. Il Salone si trova al primo piano e ospita opere d’arte del XVI secolo di Palma il Giovane e opere più recenti di altri artisti, risalenti al XVII secolo; il Salone assume una forma a T e permette di godere di una veduta molto ampia sul Canal Grande.

Nonostante i continui passaggi di proprietà e le vicende tormentate che lo hanno caratterizzato, Ca’ Vendramin-Calergi ha conservato nel corso dei secoli un fascino speciale e si conferma ancora oggi uno degli edifici storici più eleganti di Venezia.

Coloro che amano le sale da gioco, possono recarsi al suo interno per trovare un’offerta anche spazia dai tavoli francesi a quelli americani, senza tralasciare le slot machine.

La scelta dei giochi comprende la Roulette Francese, la Fair Roulette, il Chemin de Fer, il Black Jack, il Caribbean Poker e il Punto Banco.

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