Venezia si sta adoperando sempre di più per regolamentare il flusso dei turisti, al fine di preservare il più possibile le bellezze paesaggistiche e architettoniche che l’hanno resa unica.
La sostenibilità dell’offerta turistica si connette a un’esigenza che ha importanti implicazioni, soprattutto dal punto di vista ecologico. Va considerato infatti che l’impatto ambientale delle attività che ruotano attorno al turismo riguarda anche i rifiuti che vengono gettati in acqua. Per fare un esempio, le gondole e le altre imbarcazioni che operano ogni giorno sul territorio della laguna hanno fatto depositare nel corso del tempo una mole crescente di rifiuti sui fondali dei canali.
Una recente iniziativa, che ha visto protagonisti alcuni gondolieri con la muta da sub, ha permesso la raccolta di rifiuti presenti nel rio dei Santi Apostoli, situato a Cannaregio, uno dei sei sestieri che compongono il centro storico di Venezia.
I volontari, coadiuvati dal Comune, hanno preso parte al primo di tre appuntamenti, con l’obiettivo di rimuovere rifiuti come pneumatici, bottiglie, antenne, transenne e scarti di vario tipo. Sono stati trovati anche alcuni cavalletti gettati in acqua da parte di turisti incivili.
Molto spesso accadde che pneumatici utilizzati come parabordi delle imbarcazioni finiscano in acqua; tra gli oggetti più curiosi rinvenuti dai sommozzatori troviamo persino un bidet.
Secondo le prime stime, il peso di rifiuti raccolti ammonterebbe a 600 kg.
L’anima “green” dei gondolieri sta uscendo allo scoperto e promette di contagiare tutti gli attori socio-economici presenti nella città. Una Venezia più pulita attirerà sempre di più turisti responsabili e sarà ancora più apprezzata dai visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
